I social network sono ampiamente sfruttati dai business di tutto il mondo. Oramai, una qualche presenza su Facebook, Twitter o Instagram è praticamente obbligatoria: accresce la fiducia nell’azienda e aiuta nella promozione.
Certo, non sempre questi canali vengono sfruttati al meglio, ma una pagina Facebook contenente le informazioni base di contatto e indicazioni su prodotti e servizi è il minimo che il potenziale cliente si aspetta.
Il sito aziendale è spesso considerato “istituzionale”: meglio consultare la pagina social per vedere se realmente quel prodotto ci interessa e magari leggere le opinioni di chi l’ha acquistato prima di noi.
Con i social network ci si affaccia su un mercato praticamente illimitato, mondiale. La facilità con cui si finalizza un acquisto online e una spedizione fanno il resto.
Prendiamo ad esempio il Made in Italy. Molte piccole aziende, magari unendo le forze per creare siti internet e profili social importanti, riescono, senza l’aiuto di reti di distribuzione e agenti per l’export, a vendere i loro prodotti anche su mercati lontanissimi, raggiungendo il cliente finale interessato alle loro proposte.
Oltre Facebook, Instagram e Twitter…
Oltre ai principali social, può essere utile sfruttare le potenzialità anche di altre piattaforme. Youtube permette la pubblicazione di video recensioni che possono essere commentate e raggiungere numeri altissimi di visualizzazioni. Richiede certamente uno sforzo maggiore per la creazione di contenuti di qualità, ma il ritorno di immagine è assicurato.
Con Pinterest si comunica attraverso le immagini, che possono essere salvate sulle bacheche degli altri utenti. Reddit è una piattaforma più di nicchia, ma che contiene discussioni molto dettagliate o anche tutorial che possono essere arricchite dagli utenti. Twitch permette la condivisione di video in tempo reale.
La nuova frontiera del social sembra essere TikTok: la piattaforma cinese ha conquistato centinaia di milioni di utenti, soprattutto giovanissimi. Viene usato per pubblicare brevi video, che in molti casi sono diventati talmente virali da rimbalzare anche su altri canali social o sui mass media tradizionali.